Gentile Direttore, volevo segnalare che s è concluso molto positivamente il XXXI Congresso Nazionale di Podologia che si è svolto a Colli del Tronto (AP) dal titolo: “Medici di Medicina Generale e Podologi: l’integrazione come risorsa del SSN per la prevenzione e la cura”. Lo svolgimento dei lavori ha rigorosamente rispettato quanto ci si aspettava, perché la collaborazione attorno al paziente da parte del medico di medicina generale e degli altri operatori sanitari ha fatto emergere che la vera qualità dei servizi si ottiene solo così.

Il Segretario Generale della FIMMG e il Presidente della Sezione di Bologna, oltre ad esprimere le loro riflessioni, hanno portato esempi pratici di quale deve essere il rapporto fra medico curante e podologo. Il miglior servizio al paziente è legato all’indispensabile dialogo fra coloro che lo hanno in cura.

Tutti hanno ricordato, anche un po’ ironicamente, come il piede non goda di grande reputazione nel linguaggio della “buona educazione”. Fino a poco tempo fa venivano citati i piedi con la più pudica espressione “estremità”. La nostra professione, invece, rappresenta un’unica e specialissima occasione per suggerire, attraverso le malformazioni o le malattie della cute, indicazioni preziose per i medici specialisti, oltre che ai medici di famiglia. Notoriamente il medico trova nel podologo il miglior assistente del piede diabetico.

(Fonte: quotidianosanita.it)

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