L’Associazione Italiana Podologi AIP, fondata nel 1974 da Mauro Montesi che ha il merito storico di aver introdotto la Podologia in Italia, scienza medica ampiamente affermata nei Paesi più sviluppati, quali Spagna, Regno Unito, Francia, U.S.A., Canada.

Attualmente AIP è l’unica associazione formalmente riconosciuta come persona giuridica e accreditata presso le Istituzioni Nazionali e presso gli Organismi Internazionali. AIP aderisce alla Federazione Internazionale Podologi e Podoiatri (FIP).

Grazie ad AIP la figura del podologo, come professionista laureato, è ormai entrata a pieno titolo nello scenario della sanità italiana. Ma

non è stato un compito facile: tante le resistenze burocratiche e corporativistiche, i ritardi culturali del mondo medico e scientifico.

Ecco le tappe più salienti di questo lungo cammino, a testimonianza dell’impegno dell’AIP per la valorizzazione della podologia:

1974 La Regione Lazio organizza, presso l’Ospedale S. Camillo, il primo corso di podologia. Successivamente la stessa Regione autorizza in via sperimentale corsi di podologia.

1978 L’A.I.P. fonda la rivista scientifica “Il Podologo”, che negli anni assume il titolo di “Il Podologo in Medicina” e diviene la rivista scientifica più accreditata del settore

1979 Il Ministro della Sanità con decreto 20/12/1979, n. 761, identifica i profili professionali attinenti a figure nuove, atipiche, o di dubbia ascrizione

1982 L’A.I.P. aderisce alla F.I.P. (Federazione Internazionale dei Podologi e Podoiatri)

1984 L’A.I.P. si dà un suo codice deontologico al cui rispetto integrale sono vincolati tutti gli iscritti, che si ispira ai principi della solidarietà fra colleghi e nei confronti dei pazienti nonché di difesa della dignità professionale

1988 Grazie anche al contributo attivo dell’AIP, il Ministero della Sanità (Ministro Donat Cattin) emana il Decreto Ministeriale n.30 del 26.01.1988 in cui viene riconosciuta, la professione sanitaria di podologo ed i requisiti per conseguire il relativo diploma.

Su incarico della FIP, l’AIP organizza il Congresso Mondiale di Podologia. La sede prescelta è l’Hotel Sheraton.

1989 La Regione Lazio autorizza l’A.I.P., in via definitiva, allo svolgimento dei corsi triennali. L’impegno dell’AIP fa sì che successivamente i corsi vengano attivati anche nelle altre Regioni: il Veneto, la Toscana, la Liguria, l’Emilia Romagna, le Marche, la provincia di Bolzano

1990 La Regione Lazio emana la legge n.10 che disciplina l’attività e la formazine del podologo

La Regione Lazio emana, con circolare n. 38, norme sull’apertura degli studi podologici

1994 Il Ministro della Sanità nel progetto obiettivo anziani prevede la presenza del podologo e dell’ambulatorio podologico nelle Residenze Sanitarie Assistenziali

Con decreto legislativo n.319, in attuazione della direttiva CEE avviene il riconoscimento dei titoli di formazione professionale acquisiti nella Comunità Europea

Con decreto Ministro della Sanità n.666 si individua la figura del podologo e del relativo profilo professionale, come operatore sanitario in possesso del diploma universitario abilitante. Il Governo Italiano, in una sua nota di risposta al Comitato di Collegamento dei Podologi dell’Unione Europea, segnala l’A.I.P. come l’Associazione rappresentativa dei podologi italiani.

1995 L’A.I.P. collabora attivamente alla stesura degli ordinamenti didattici con il Ministero della Sanità e del MURST

1996 Viene attivato il Diploma Universitario di Podologo. L’Università “La Sapienza” di Roma in collaborazione con l’Istituto Podologico Italiano, la USL Roma B e l’Università di Pisa attivano corsi triennali per complessivi 34 posti. Il numero, tuttavia, è insufficiente rispetto al reale fabbisogno.

1998 È stato istituito il Corso di Laurea (ai sensi dell’art. 2, comma 4, del DPR 27/1/1998, n.25, in deroga alle procedure di programmazione del sistema universitario). Il Corso presenta un’offerta didattica completa e specifica, ed è stato attivato dall’anno accademico 2001/02. I principi pedagogici del CdL sono in linea con quanto elaborato in molte Facoltà Mediche Europee e nel mondo e sono finalizzati a garantire la formazione di un professionista della Sanità che abbia buona capacità di contatto umano, abilità nell’analizzare e nel risolvere problemi, abilità ad acquisire autonomamente le informazioni, e a valutarle criticamente, abilità ad acquisire nuove conoscenze, buona pratica clinica e tecnico-pratica, buona pratica di lavoro interdisciplinare.

La Regione Lazio emana le norme concernenti l’apertura degli studi professionali esercenti attività sanitaria

Si tiene a Montecatini il Congresso Nazionale. Nell’occasione interviene la Senatrice Rita Levi di Montalcini, la quale dedica alla Podologia Italiana parole elevate di ammirazione e rispetto

2002 Con Decreto 17 maggio 2002 il Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze individua tra le prestazioni sanitarie esenti dall’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto anche quelle del Podologo. Ciò a seguito di un pesante intervento dell’A.I.P.

2004 In occasione del Trentennale il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dedica all’AIP una targa per i servizi prestati al Paese

Vengono sottoscritti protocolli d’intesa rispettivamente con la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale e con la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia volti a rendere operative l’integrazione e la collaborazione con i medici di famiglia e con gli specialisti geriatri.

Ampie intese vengono attivate anche con la la Società Italiana di Diabetologia e l’Associazione Medici Diabetologi in materia di cura e prevenzione del piede diabetico.

2006 L’Associazione è chiamata a far parte della Consulta delle Professioni Sanitarie, istituita presso il MIUR e presso il Ministero della Salute

Il 14 dicembre, con decreto Presidente della Repubblica, il Ministro della Sanità, On. Livia Turco, conferisce la medaglia al Merito della Sanità Pubblica al Presidente Mauro Montesi, a testimonianza dei servizi che l’AIP ha reso alla Sanità Italiana

2009 A seguito del forte impegno dell’AIP, viene presentato in Senato il DDL per la modifica del profilo professionale e per l’introduzione della laurea in Podoiatria. Prima firmataria la Senatrice Mariapia Garavaglia.

L’AIP viene iscritta nel registro delle persone giuridiche della Prefettura di Roma al numero 643/2009 quale Associazione riconosciuta.

2010 L’AIP viene incaricata dalla FIP di organizzare il Congresso Mondiale di Podologia in programma a Roma nel 2013. Ciò a dimostrazione del prestigio dell’affidabilità di cui l’Associazione gode negli altri Paesi.

2011 A seguito di una presa di posizione non corretta da parte dell’Associazione dei Tecnici Ortopedici, l’AIP viene chiamata ad un’audizione da parte del Consiglio Superiore di Sanità. La successiva delibera del Consiglio stesso ristabilisce i rispettivi ruoli delle due professioni, così come da tempo sostenuto dall’AIP. E’ stata infatti definitivamente decisa la competenza del podologo a realizzare direttamente le ortesi plantari ai pazienti e a fornire assistenza e cura senza la necessità di una prescrizione medica. I tecnici ortopedici invece, possono realizzare le ortesi solo su prescrizione medica e relativo collaudo.

2012 Viene definitivamente organizzata l’informatizzazione degli Studi Podologici mediante il PODIUM (Nuovo Programma di Gestione delle Attività Professionali degli studi podologici ). È previsto che ogni studio disponga gratuitamente del sistema. Ciò comporta, oltre alla possibilità della cartella clinica informatica, di ottenere preziose informazioni statistiche sulle patologie e sui pazienti che ne soffrono.

Viene inaugurata la nuova versione del portale con l’obiettivo di garantire valenza, ricadute operative e professionali per ogni Socio. Le informazioni contenute in esso sono utili anche alle famiglie e alle Organizzazioni che si occupano di salute, nonché alla stampa quotidiana e periodica che ha necessità di informazioni sulla Podologia.

2016 Viene pubblicato il nuovo portale informatico ad uso dei soci e del pubblico, con una nuova veste grafica e una strutturazione dei contenuti di più agevole consultazione.