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“Il corso di laurea in Podologia rientra nella Classe delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione. La professione del podologo è regolamentata dal DM 666/94 ed è riconosciuta nell’operatore sanitario che, dopo esame obiettivo del piede tratta direttamente, con metodi incruenti, ortesici e idromassoterapici, le callosità, le unghie ipertrofiche, deformi e incarnite, nonché il piede doloroso.

Il corso di laurea in Podologia rientra nella disciplina della legge n. 264 del 1999 che ne stabilisce il numero programmato a livello nazionale. La prova di ammissione viene elaborata dalle singole Università sulla base delle disposizioni del Miur che ogni anno, con appositi decreti ministeriali, comunica gli argomenti, i programmi ed il numero dei posti disponibili nei vari Atenei italiani. La data di svolgimento del test è la stessa in tutta Italia.

Oltre alle lezioni teoriche, durante il percorso di laurea verrà sostenuto il tirocinio professionalizzante atto all’acquisizione delle capacità di base della professione. La laurea si ottiene a completamento del percorso di studi e dopo il superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione.

Dal 2018 inoltre, anno in cui sono stati istituiti gli ordini e gli albi professionali TSRM-PSTRP, per l’esercizio della professione di Podologo è obbligatorio l’iscrizione al relativo ordine di appartenenza. Presso la sede dell’AIP è presente una biblioteca in cui gli studenti iscritti possono consultare il materiale ai fini di studio ed approfondimento delle tematiche sanitarie.

Chi esercita la professione del podologo può accedere a posti nel pubblico impiego, in qualità di dipendente pubblico, anche se attualmente il podologo esercita la sua attività per lo più in strutture sanitarie private o in studi privati come libero professionista. Quest’ultima scelta, allo stato attuale, è prevalente.”

l corso di laurea in Podologia rientra nella Classe delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione. La professione del podologo è regolamentata dal DM 666/94 ed è riconosciuta nell’operatore sanitario che, dopo esame obiettivo del piede tratta direttamente, con metodi incruenti, ortesici e idromassoterapici, le callosità, le unghie ipertrofiche, deformi e incarnite, nonché il piede doloroso. Il corso di laurea in Podologia rientra nella disciplina della legge n. 264 del 1999 che ne stabilisce il numero programmato a livello nazionale. La prova di ammissione viene elaborata dalle singole Università sulla base delle disposizioni del Miur che ogni anno, con appositi decreti ministeriali, comunica gli argomenti, i programmi ed il numero dei posti disponibili nei vari Atenei italiani. La data di svolgimento del test è la stessa in tutta Italia.

Oltre alle lezioni teoriche, durante il percorso di laurea verrà sostenuto il tirocinio professionalizzante atto all’acquisizione delle capacità di base della professione. La laurea si ottiene a completamento del percorso di studi e dopo il superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle libere professioni. Chi esercita la professione del podologo può accedere a posti nel pubblico impiego, in qualità di dipendente pubblico, anche se attualmente il podologo esercita la sua attività per lo più in strutture sanitarie private o in studi privati come libero professionista. Quest’ultima scelta, allo stato attuale, è prevalente.

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