Sono 225.260 i professionisti sanitari che faranno parte del nuovo “maxi-Ordine” comprendente 17 albi: dai tecnici sanitari di laboratorio biomedico ai fisioterapisti; dai tecnici ortopedici ai podologi; dai logopedisti agli educatori professionali; dagli igienisti dentali ai tecnici audiometristi. Dal 1° luglio prossimo sarà fatto obbligo ai professionisti di iscriversi ai rispettivi albi, presentato ieri a Roma il portale dedicato in preparazione.
15 GIU – Quella che era un tempo la Federazione nazionale dei Collegi professionali dei Tsrm oggi, ai sensi della cosiddetta legge Lorenzin, sostanzialmente decuplica la propria dimensione in nuovo Ordine, quello dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Tsrm Pstrp), che comprenderà un numero elevato di professionisti sanitari, appartenenti alle professioni dell’area tecnica, della prevenzione e della riabilitazione, alle quali, oltre ai Tsrm, si aggiungono gli assistenti sanitari, provenienti dall’ex Federazione nazionale Ipasvi (oggi Fnopi).
È naturale che un numero così elevato di professioni sanitarie, riunite in un solo Ordine, comporti una mole di lavoro enorme per chi è chiamato a idearlo, progettarlo e tradurlo in pratica. La classe dirigente di questo folto numero di professionisti dovrà trovare, nei mesi e negli anni a venire, in un percorso non facile e non sempre rettilineo, una sintesi. Questo Ordine avrà una sua omogeneità interna e una classe dirigente organizzata, pur nella imprescindibile e doverosa distizione delle differenti specificità professionali.
Al convegno Ecm di ieri, 14 giugno, in via Principe Amedeo a Roma, Alessandro Beux, Presidente Fno Tsrm Pstrp e Antonio Bortone, Presidente del Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie (Conaps) – che stanno lavorando in sinergia alla strutturazione dell’Ordine – hanno stimato, secondo i numeri calcolati da Angelo Mastrillo, 225.260 professionisti sanitari chiamati a iscriversi a 17 albi del nuovo organismo sussidiario dello Stato, di fronte a una sala gremita di Presidenti degli Ordini e delle Associazioni Maggiormente Rappresentative (Amr) delle professioni sanitarie interessate.
Lo scopo del convegno era quello di presentare la procedura d’iscrizione dematerializzata attraverso cui i professionisti sanitari dovranno, a decorrere dal 1° luglio prossimo, procedere alle pratiche di iscrizione ai rispettivi albi. È stato presentato, da ingegneri informatici che hanno offerto un servizio di consulenza, un portale dedicato e ben strutturato, che sarà online al più presto e dal quale i professionisti potranno procedere all’iscrizione e, allo stesso tempo, i responsabili delle Associazioni Maggiormente Rappresentative – già a rappresentanza di una quota, talvolta fortissimamente maggioritaria, degli operatori della rispettiva professione – potranno controllare le pratiche dei professionisti che procederanno alle pre-iscrizioni.
Se i professionisti non procederanno all’iscrizione al proprio albo -a partire dal 1° luglio prossimo – non saranno per legge abilitati alla pratica della professione e, come da specifica indicazione ministeriale, potranno esercitare con riserva. Sarà pertanto importante, da parte della classe dirigente di queste professioni sanitarie, informare nelle modalità più efficaci la propria popolazione di professionisti.
“Quella di oggi – ha dichiarato Beux – è un’occasione storica: mai prima di oggi i Presidenti degli Ordini e delle Associazioni maggiormente rappresentative si erano incontrati. Il Portale dal quale sarà possibile effettuare l’iscrizione si rivolge solo alle 17 professioni sanitarie per le quali il Dn 13 marzo 2018 ha istituito gli albi; per le altre due sarà possibile entrare in questa dinamica dall’autunno del 2018, cominciando dai neolaureati”.
“Tre sono le bussole – ha spiegato Beux – che ci guidano nel mare delle incertezze che stiamo solcando: equità, solidarietà e rispetto dei vincoli normativi, compresi quelli fiscali. Una parola chiave di quanto sta succedendo e stiamo vivendo è gradualità: non poteva esserci e non ci sarà un momento in cui le cose cambieranno in modo repentino, ma stiamo già vivendo un periodo di transizione, lenta ma inesorabile. I Collegi sono già alle nostre spalle, ma gli Ordini che li hanno sostituiti non hanno ancora perfezionato la loro architettura; le Associazioni sono ancora maggiormente rappresentative e solo col passare del tempo acquisiranno una funzione esclusivamente scientifica”.
Beux ha poi usato una metafora per descrivere l’attuale condizione delle professioni sanitaria afferenti al neocostituito Ordine: siamo a fondovalle, vediamo la vetta che dobbiamo raggiungere, ma non conosciamo nel dettaglio il percorso che seguiremo, perché la via è nuova e il sentiero deve essere tracciato, con continui adattamenti a quel che, passo dopo passo, ci troveremo di fronte.
“Questa giornata – ha spiegato invece Bortone – potrebbe avere un profilo squisitamente tecnico. Non può invece passare in sordina il valore politico di questo evento. Come ha detto Alessandro Beux, siamo stati chiamati a progettare e realizzare senza la possibilità di fare alcun riferimento a esperienze precedenti. Abbiamo dovuto emanciparci dalle precedenti opinioni, convinzioni e forse dai precedenti ideali. C’è attenzione verso di noi sia dalle Istituzioni che dai media, gli altri Ordini hanno avuto, dopo la legge Lorenzin, un processo di trasformazione quasi automatico, la nostra situazione è più complessa”.
“La Ministra Lorenzin – ha proseguito Bortone – ci spiegò che, per avere i primi decreti attuativi, non sarebbe stato come per il Dlgscps n. 233 del 1946 (che istituiva gli Ordini e i Collegi delle professioni sanitarie, ndr), per il quale ci vollero 4 anni, dal 1946 al 1950. Per questa ci sarebbero voluti 4 mesi”.
La legge e la recente indicazione ministeriale prevedono che ora i professionisti possono esercitare con riserva, in attesa di essere iscritti agli albi. Anche per quel che concerne i concorsi possono partecipare con riserva. In particolare, Alessandro Beux ha voluto sottolinare questo punto, che pone il professionista in obbligo di sciogliere la riserva il prima possibile. “Il professionista – ha aggiunto Bortone – è chiamato a iscriversi hic et nunc, non vorrei ci fossero incomprensioni a riguardo”. Nella pratica, dal 1° luglio, una volta avvenute le prime pre-iscrizioni, ci saranno 60 giorni per la valutazione da parte dei responsabili delle Associazioni Maggiormente Rappresentative, quindi 90 giorni per i controlli e la deliberazione dell’iscrizione da parte dell’Ordine.
Nell’accorato dibattito che ne è seguito, gli avvocati della Federazione e del Conaps, Carlo Piccioli e Marco Croce, hanno risposto a tutte le domande dei presenti. Il dibattito ha visto confrontarsi la classe dirigente di questo variegato mondo composto da professioni sanitarie differenti; si sono affrontati temi come l’esercizio abusivo della professione (in questi casi l’Ordine, in quanto Organo sussidiario dello Stato, informerà le Amministrazioni), dei carichi penali pendenti, della possibilità per un professionista di essere iscritto a più albi (una possibilità assolutamente contemplata).
La procedura per l’iscrizione dematerializzata sarà diffusa tra i professionisti, ed è stata realizzata da un apposito gruppo di lavoro paritetico Tsrm-Conaps.
Il portale è, invece, stato realizzato dal partner tecnologico della Fno Tsrm Pstrp, Datakey, che l’ha presentato nel corso dell’evento. Si tratta di un portale altamente tecnologico, con funzioni che semplificano quanto richiesto ai professionisti che chiedono l’iscrizione, ai responsabili delle Associazioni Maggiormente Rappresentantive e agli Ordini. ll portale non è ancora visibile. Per il professionista occorrerà prima registrarsi e poi procedere alla richiesta di iscrizione, allegando i documenti richiesti; il sistema compila in automatico un documento di autocertificazione in base ai dati inseriti dal professionista e, infine, i responsabili delle Associazioni Maggiormente Rappresenttative e i Consigli direttivi potranno, rispettivamente, visionare ed esprimersi sulle domande di iscrizione ed effettuare le opportune verifiche attraverso il back-end del sistema.
Relativamente ai flussi economici è stata presentata l’impostazione di base, che a breve dovrà essere definita nel dettaglio, anche attraverso i necessari passaggi istituzionali.
Al convegno è intervenuta anche Cristina Rinaldi, dirigente della Dgrups del Ministero della Salute, che oltre a richiamare i due decreti ancora mancanti, vale a dire quelli sulla composizione delle commissioni d’albo e dei consigli direttivi, ha invitato alla massima attenzione nella valutazione dei titoli abilitanti, trovandosi in piena sintonia con quanto stanno facendo le professioni, anche attraverso un’idonea definizione della procedura e una strutturazione a ciò funzionale del portale.
Lorenzo Proia
15 giugno 2018
Quotidiano Sanità