Plantar fasciitis is a common and a disabling musculoskeletal disorder primarily affecting the fascial enthesis; it is thought to have a mechanical origin. It is predominantly a clinical diagnosis. Symptoms are stabbing, inferior heel non radiating pain in the morning; the pain becomes worse at the end of the day and can be triggered and aggravated by prolonged standing, walking, running and obesity
In particular, pes planus foot types and lower-limb biomechanics that result in a lowered medial longitudinal arch are thought to create excessive tensile strain within the fascia, producing microscopic tears: inflammation is rarely observed in chronic plantar fasciitis. Evidence indicates a link between arch function and heel pain. With proper treatment, 80% of patients with plantar fasciitis improve within 12 months.
A Podiatric complete differential diagnosis of plantar heel pain is important; a comprehensive history and physical examination guide accurate diagnosis. Many nonsurgical treatment modalities are used in managing the disorder, including rest, drugs, custom and off-the-shelf orthoses, injections, physical and shock wave therapy as nonsurgical management of plantar fasciitis is successful in approximately 90% of patients.
A Podiatrist can arrange investigations, perform gait analysis and be helpful for this condition; he can advise strapping technique and appropriate shoes, custom made orthotics. Ha can help with an accurate diagnosis, reduce the pain and relief pain to a better quality of life.
𝙇𝙖 𝙁𝙖𝙨𝙘𝙞𝙩𝙚 𝙋𝙡𝙖𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚
La fascite plantare è un disturbo muscoloscheletrico comune e invalidante che colpisce principalmente l’entesi fasciale; si pensa che abbia un’origine meccanica. La diagnosi è prevalentemente clinica.
I sintomi sono dolore lancinante prevalentemente al mattino, localizzato al tallone e non irradiato, che peggiora al termine della giornata, e può essere scatenato ed aggravato da una prolungata stazione in piedi, camminando, correndo e dall’obesità.
In particolare, si ritiene che la fascite plantare sia correlata alle condizioni di piede piatto ed ad una biomeccanica degli arti inferiori tale da ridurre l’arco longitudinale mediale fino a creare uno sforzo di trazione eccessivo da parte della fascia, che ne determina delle microlacerazioni: nella fascite plantare cronica raramente si osserva una condizione infiammatoria.
Le evidenze scientifiche attuali indicano una correlazione tra arco plantare e tallodinia.
Con un trattamento adeguato, l’80% dei pazienti con fascite plantare migliora entro 12 mesi.
Una diagnosi differenziale completa del dolore al tallone plantare da parte del Podologo è molto importante; l’anamnesi ed un esame fisico adeguato indirizzano verso una diagnosi accurata.
Considerato che il 90% dei pazienti ha prognosi favorevoli con l’utilizzo della terapia conservativa sono molte le modalità di trattamento non chirurgiche: tra queste abbiamo il riposo, l’utilizzo di farmaci, la realizzazione di ortesi plantari personalizzate, le infiltrazioni, la terapia fisica e con onde d’urto.
Il podologo può provvedere alle indagini, eseguendo un analisi baropodometrica per la valutazione del ciclo del passo ed essere utile per questa condizione consigliando un bendaggio funzionale ed il tipo di calzatura più adeguato, oltre a realizzate dei plantari su misura. Può aiutare con l’elaborazione di una diagnosi accurata, ridurre ed alleviare il dolore per migliore la qualità della vita.
References:
Plantar fasciitis: evaluation and treatment. Steven K Neufeld 1, Rebecca Cerrato – PubMed (nih.gov), 2008 Jun
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